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Meloni, boss contro me e il governo, siamo sulla strada giusta5Foto© ilgiornale.it

Meloni, boss contro me e il governo, siamo sulla strada giusta

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Nessun cedimento alla mafia: forte e chiaro il messaggio di Giorgia Meloni. Ieri Repubblica ha riportato le intercettazioni della polizia riguardanti l’indagine sul clan Uditore, con i boss della droga che se la sono presa con il primo ministro e il suo governo per non aver allentato il carcere duro dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. Minacce e insulti che rappresentano un'indicazione positiva nella lotta alla criminalità organizzata, come confermato dalla stessa Meloni: "Un'ulteriore conferma che siamo sulla strada giusta".

"Ho letto le intercettazioni pubblicate da La Repubblica, in cui alcuni boss si scagliano contro di me e il Governo italiano per non aver allentato il carcere duro ai mafiosi" le parole del primo ministro in un post pubblicato sui social: "Il nostro impegno nella lotta alla mafia è totale. Il 41 bis e l'ergastolo ostativo restano capisaldi imprescindibili. Nessun cedimento alla criminalità organizzata finché saremo noi a governare l'Italia".

"Ora che hanno arrestato Messina Denaro lo potrebbero levare il 41 bis" le parole di Salvatore Inzerillo, storico trafficante di droga fra la Sicilia e gli Stati Uniti, riportate dal quotidiano capitolino. E ancora, l'attacco diretto alla Meloni firmato da Filippo Filiberto, pure lui con precedenti per traffico di droga: "Questa Meloni, minchia parla come una disonorata: 'Non si cambia niente'.