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Putin, 'non permetteremo a nessuno di minacciarci'10Foto© adnkronos.com

Putin, 'non permetteremo a nessuno di minacciarci'

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La bandiera più venerata, alzata dai soldati dell’Armata Rossa sul Reichstag il 1° maggio 1945, ha avuto come sempre il posto d’onore, sfilando per prima: è il simbolo ufficiale della vittoria sovietica sulla Germania nazista. Alle dieci in punto, ora di Mosca, il cielo sopra la Piazza Rossa si è fatto di piombo.

Verrà ricordata come la grande Parata militare della neve di maggio, in sintonia con il gelo del tono di Vladimir Putin, che ha preso la parola in quella che ha definito «la nostra festa più sacra». Nel nome di questa celebrazione, di cui il 9 maggio ricorre in Russia il 79° anniversario (la resa della Germania entrò in vigore l’8 maggio alle 23:01, quando a Mosca era già passata la mezzanotte), Putin è andato immediatamente all’attacco dell’Ucraina e dell’Occidente, l’alleato della Grande guerra patriottica, la Seconda guerra mondiale.

«Oggi – ha esordito Putin – vediamo come si cerca di cancellare la verità sulla guerra. Dà fastidio a chi è abituato a costruire la propria verità, una politica coloniale di menzogne e ipocrisia. Abbattono i memoriali ai combattenti contro il nazismo, mettono sui piedistalli traditori e collaboratori dei nazisti, infangano la memoria dei liberatori. Revanscismo, distorsione della storia, tentativo di assolvere gli eredi attuali dei nazisti: tutto questo fa parte della politica delle élite occidentali intente a infiammare nuovi conflitti regionali, le ostilità internazionali e interreligiose».

Non permetteremo a nessuno di minacciarci
Vladimir Putin,
Putin: 'Non permetteremo a nessuno di minacciarci'