Mozambico, 21 morti in 24 ore nelle violenze post-elettorali e 236 atti di grave violenza
Nelle ultime 24 ore, a causa degli scontri post-elettorali in Mozambico, sono morte ventuno persone, tra cui due agenti di polizia: lo ha annunciato il ministro dell'Interno Pascoal Ronda in una conferenza stampa. In totale, nel Paese lusofono dell'Africa meridionale sono stati registrati 236 «atti di grave violenza», che hanno causato anche 25 feriti, tra cui 13 agenti di polizia, in seguito alla conferma da parte della corte suprema del Paese della vittoria del Frelimo, il partito al potere da mezzo secolo, nelle elezioni presidenziali del 9 ottobre.
La capitale del Mozambico, Maputo, appare deserta per la vigilia di Natale.
Le strade principali sono presidiate dall'esercito, mentre quella che porta all'aeroporto internazionale è chiusa a seguito delle violenti proteste che si sono verificate ieri in tutto il Paese dopo che il Consiglio Costituzionale ha confermato il partito Frelimo e il suo candidato, Daniel Chapo, vincitore delle elezioni generali del 9 ottobre.
Frelimo è al potere dall'indipendenza dal Portogallo nel 1975. Il candidato dell'opposizione Venancio Mondlane continua a denunciare brogli e dal suo nascondiglio in esilio volontario comunica con i suoi sostenitori principalmente via Facebook. Media locali descrivono la città di Maputo come chiusa in una morsa di paura e insicurezza dopo le violente manifestazioni.