Corte Ue respinge ricorso Abramovich e conferma le sanzioni
La Corte di Giustizia Ue ha respinto il ricorso dell'imprenditore e politico russo Roman Abramovich, confermando le misure restrittive adottate nei suoi confronti. Abramomich aveva fatto ricorso, chiedendo un risarcimento di un miliardo di euro, contro l'inserimento del suo nome e dei suoi asset nell'ambito delle sanzioni contro la Russia.
Secondo il tribunale Ue "il Consiglio non ha infatti commesso un errore di valutazione decidendo di inserire e mantenere il nome del sig. Abramovich negli elenchi in questione, alla luce del suo ruolo nel gruppo Evraz e, in particolare, nella sua società madre".
La Corte osserva, inoltre, che l'inserimento e il mantenimento del nome di Abramovich nelle liste in questione non costituiscono una violazione ingiustificata e sproporzionata dei suoi diritti fondamentali, che comprendono, in particolare, il diritto al rispetto della vita privata e familiare, la libertà d'impresa e la libertà di circolazione.