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Casellati, ostruzionismo su premierato è schiaffo opposizioni2Foto© repubblica.it

Casellati, ostruzionismo su premierato è schiaffo opposizioni

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La "madre di tutte le riforme", come l'ha definita più volte Giorgia Meloni, è arrivata al suo primo dibattito parlamentare: ieri nell'Aula del Senato si è svolta la discussione generale sul premierato, e oggi partirà quella sugli emendamenti. Le opposizioni non intendono fare passi indietro: sono circa tremila le proposte di modifica al testo, e la volontà è quella di discuterle tutte. Dall'altra parte, la maggioranza non ha presentato nemmeno un emendamento, nonostante anche ieri qualche parlamentare abbia sollevato delle perplessità.

È indubbio, infatti, che ci siano ancora delle questioni irrisolte. Una di queste è quella degli italiani all'estero. Sono quasi cinque milioni di elettori, e oggi in Parlamento sono rappresentati da una quota ristretta di parlamentari (8 deputati e 4 senatori). Ma se il presidente del Consiglio venisse eletto direttamente, quei cinque milioni di voti varrebbero moltissimo, circa un decimo dell'elettorato (anche se l'affluenza è piuttosto bassa, meno del 30% alle ultime elezioni nazionali). Dunque potrebbero avere un'influenza enorme nel decidere chi vince.

Sul tema la ministra delle Riforme Maria Elisabetta Casellati ha detto che le soluzioni arriveranno "nella legge elettorale", che sarà presentata quando il testo del premierato passerà dal Senato alla Camera. Italia viva ha chiesto che proprio la legge elettorale venga discussa e approvata prima del via libero definitivo al premierato, per chiarire meglio le conseguenze concrete della riforma. Nel suo intervento conclusivo in Senato, Casellati ha risposto anche alle critiche di Liliana Segre, senatrice a vita che aveva lanciato un allarme democratico.