Turetta non tornerà più in aula, sentenza a dicembre
Ventimila foto. Sono quelle che Filippo Turetta, il giovane a processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, avrebbe custodito nella galleria del suo cellulare. Foto che vedono come protagonista proprio la ragazza che lui avrebbe poi barbaramente ucciso a coltellate la sera del’11 novembre di un anno fa.
Il dettaglio delle foto è contenuto nel memoriale che Turetta ha scritto a mano e al computer durante la detenzione e che è stato depositato venerdì durante l'udienza in cui il giovane ha deposto al processo in Corte d’Assise. In aula venerdì, davanti al giudice e anche davanti al papà di Giulia Cecchettin, Turetta ha ricostruito il femminicidio della sua ex fidanzata.
E nel memoriale ha rivelato, tra le altre cose, dell’abitudine – così la chiama lui – di scattare di continuo foto a Giulia. "Ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei o a entrambi insieme. Mi piaceva farlo ed era un'abitudine. Ci saranno almeno tra le 15mila e le 20mila foto nella galleria del mio cellulare", scrive Turetta. Giulia – o, come dice l’imputato "Lei" – a suo dire "non era preoccupata o infastidita da questo".