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Stupro di gruppo Palermo, la lettera della vittima: “Non siamo noi sbagliate, devo andare avanti per mia madre”4Foto© www.tgcom24.mediaset.it

Stupro di gruppo Palermo, la lettera della vittima: “Non siamo noi sbagliate, devo andare avanti per mia madre”

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"Molte donne hanno paura di denunciare per vergogna, non dobbiamo essere noi a vergognarci ma chi osa sfiorarci senza il nostro consenso. Ho letto di ragazze che dopo quello che è successo a me non vogliono più uscire... ma perché privarci di uscire? Perché noi? Sono le bestie che si dovrebbero essere private. Perché lasciarmi condizionare l'esistenza così tanto da persone che vogliono solo questo?".

"Non sto sempre bene nonostante ci siano momenti in cui cerco di risollevarmi pensando al futuro. Purtroppo ho affrontato una vita non facile, ma devo andare avanti, voglio farlo, controvoglia, ma devo riuscirci. Non solo perché voglio una vita migliore ma anche per mia madre, che nonostante fosse molto malata e bloccata a letto, si faceva sempre vedere col sorriso", scrive ancora la giovane.

"A volte ci si spaventa per ripercussioni da parte di parenti e amici degli stupratori come è successo a me, che sono stata inondata di minacce. Se ci fosse una protezione completa molte più donne sarebbero disposte a denunciare. Mi dispiace dirlo ma non è sempre così", aggiunge la 19enne, che da qualche giorno vive in una comunità protetta, dopo aver subito intimidazioni sui social.