
Simonetta Cesaroni, per i carabinieri il killer è Mario Vanacore, il figlio del portiere di via Poma
Il presunto assassino di Simonetta Cesaroni sarebbe Mario Vanacore, il figlio del portiere del palazzo di via Poma a Roma in cui è stata trovata morta il 7 agosto del 1990. A riportarlo La Repubblica in un'esclusiva. La famiglia Vanacore torna al centro di quello che da anni è uno dei più noti cold case italiani. Dopo l'uccisione di Simonetta era stato indagato proprio Pietrino, il portiere del palazzo che è stato poi prosciolto ma che dopo vent'anni si è suicidato.
E sarebbe stato proprio lui a nascondere le responsabilità del figlio Mario. È quanto è emerso dalle indagini svolte dai carabinieri di piazzale Clodio, che negli ultimi due anni hanno indagato sull’omicidio di Simonetta Cesaroni dopo la riapertura delle indagini per cercare di fare finalmente luce sul delitto di via Poma. Sul caso la Procura della Repubblica di Roma con la pubblico ministero Gianfederica Dito ha chiesto l'archiviazione.
Per la pm infatti la ricostruzione degli investigatori come riporta sempre La Repubblica sarebbe "fondata su una serie di ipotesi e suggestioni che, in assenza di elementi concreti di natura quantomeno indiziaria, non consentono di superare le forti perplessità sulla reale fondatezza del quadro ipotetico tracciato". Dunque per la Procura a carico di Mario Vanacore non ci sono prove che abbia commesso l'omicidio di Simonetta Cesaroni.