
Salvini, condono per regolarizzare milioni di italiani
Matteo Salvini ha proposto un condono edilizio per sanare "centinaia di migliaia di pratiche". L'idea, annunciata pochi giorni fa, sarebbe quella di una sanatoria sulle piccole infrazioni per permettere allo Stato e ai Comuni di fare cassa. Il ministro delle Infrastrutture lo ha specificato oggi al congresso nazionale degli ingegneri: "I Comuni vanno a introitare quello che permetterà loro di avere bilanci più sereni, e milioni di italiani potranno tornare in regola".
Si parlerebbe, appunto di "piccole irregolarità" sulle quali è meglio avere "un atteggiamento concreto e pragmatico". Ad esempio "grondaie, finestre, antibagno o verande" che non hanno rispettato il progetto originale di costruzione, o che sono state fatte senza permesso. Per Salvini "gli uffici tecnici sono intasati da milioni di domande di messa in regola, i Comuni sono oberati, non riescono a dare risposta positiva o negativa". Il discorso non si applicherebbe invece alle "case nel greto del fiume e la villa in spiaggia, per quello la soluzione è la demolizione e la ruspa".
La proposta ha attirato le critiche del Pd e le reazioni degli alleati del centrodestra: non è arrivato un ‘no', ma le repliche hanno comunque cercato di spegnere gli entusiasmi. Come per il Ponte sullo Stretto e il saldo e stralcio per le cartelle entro i 30mila euro, anche sul condono edilizio la maggioranza ha risposo in modo tiepido alle iniziative del leader leghista. Una delle conseguenze di questa freddezza è che la sanatoria potrebbe arrivare non tramite un intervento del governo, ma con un disegno di legge parlamentare.