Riapre campo di calcio a Secondigliano ma si gioca solo se si va a scuola
Da lunedì potrà essere frequentato dai ragazzi del quartiere, fino a non molti anni fa territorio di clan, ma lo potranno fare solo se vanno a scuola. Chi lo frequenterà, infatti, dovrà mostrate ogni quadrimestre la pagella e se ci sono delle lacune nel profitto sarà aiutato a superarle. Attraverso lo sport, insomma, si punta anche a prevenire il fenomeno dell'evasione scolastica.
È il campetto di calcio inaugurato oggi alle spalle del rione dei Fiori, a Secondigliano, il quartiere di Napoli teatro una decina di anni fa di una cruenta guerra di camorra, con tanti morti ammazzati per il controllo dello spaccio di droga.
Il campetto è stato riqualificato grazie a una sottoscrizione avviata da 'Il Fatto quotidiano' che ha visto 500 persone - lettori del giornale da ogni angolo di Italia - mettere insieme 26mila euro. La somma necessaria per la risistemazione del terreno di gioco mentre una ditta di Castellammare di Stabia, la Vuolo Group, si è fatta carico del ripristino delle recinzioni.