“Qualcuno mi vuole male”. Le parole dell’architetto Onorato consegnate all’avvocato due giorni prima di morire
Toccherà all’autopsia dare la risposta definitiva al giallo delle morte di Angelo Onorato, architetto palermitano di 54 anni, marito dell’eurodeputata Francesca Donato. Perché, fino ad allora, il mistero della fine di quest’uomo, descritto come gioviale, impegnato e con una professionale passione per la musica, oscillerà tra suicidio e omicidio.
La prima tesi è suffragata da una lettera che la vittima avrebbe consegnato, giorni fa, al suo tributarista e indirizzata alla moglie: "Se mi succede qualcosa, parla con lui, sa tutto, conosce tutta la situazione", lasciando così intendere di essere angosciato per i suoi conti in rosso e indicando anche i responsabili dei suoi affanni.
Il legale, sentito dalla polizia nella serata di sabato, avrebbe confermato questo scenario che avallerebbe un momento di sconforto dell’architetto, incapace di fronteggiare una situazione debitoria compromessa. A rafforzare la pista del suicidio ci sarebbero poi le immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza di un’azienda nei pressi di via Ugo La Malfa a Palermo.