“Povia non ci rappresenta”, il sindaco annulla il concerto del cantante a Nichelino

Nuova bufera di polemiche intorno al cantante Povia. Il sindaco di Nichelino, comune del torinese, ha deciso di rescindere il suo contratto, scatenando la reazione dell'artista che, insieme ai suoi sostenitori, ora accusa il sindaco di non averlo accolto a causa della sua etichetta di "cantante di destra". L’artista, noto per le sue posizioni controverse su argomenti sensibili come l’aborto, i vaccini anti-Covid e la comunità LGBTQ+, avrebbe dovuto esibirsi il 20 settembre in occasione di un evento patrocinato dal Comune.

In un'intervista a La Stampa, il sindaco ha spiegato la sua decisione: «Più volte (Povia) ha manifestato posizioni no vax, omofobe e contro l’aborto quanto di più lontano dai valori della democrazia che la nostra comunità incarna. Ho chiesto di rescindere immediatamente il contratto».

A prendere le parti di Povia, anche Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che ha accusato l’amministrazione comunale di "censura ideologica". «Censurare un artista è un'abitudine consolidata a sinistra, che però viene costantemente giustificata da chi la fa.