Omicidio Biagi, torna libero l’ex Br Simone Boccaccini
Lo sconto di pena gli ha consentito di tornare in libertà: e così eri mattina Simone Boccaccini, militante delle Nuove brigate rosse–Partito comunista combattente condannato a 21 anni di carcere per avere preso parte all'omicidio di Marco Biagi, è uscito dal carcere di Alessandria il cui Tribunale di Sorveglianza ha ravvisato la sua buona condotta.
Il "compagno Carlo" - come veniva identificato nei documenti interni delle Br - condannato anche a cinque anni e otto mesi per associazione sovversiva nel processo per l'omicidio di Massimo D'Antona (giurista assassinato a Roma il 20 maggio del 1999), aveva partecipato ai pedinamenti del giuslavorista nei giorni e nei mesi precedenti l'agguato, messo in atto il 19 marzo del 2002 sotto la sua abitazione a Bologna, in via Valdonica.
Boccaccini, ora, 64 anni, all'epoca dei fatti era idraulico dipendente del Comune di Firenze. La riduzione della sua pena fu dovuta soprattutto allo sconto di dieci mesi riconosciuto nel 2019 in base alla continuazione (ovvero al collegamento) tra i due delitti riconosciuti come parte di un "unico disegno criminoso".