
Netanyahu e Riad, Accordo di Pace Storico per Israele
Mercoledì l’incontro dentro una sala da lavoro senza finestre a New York, invece della Casa Bianca a Washington con le sue vetrate sul Rose Garden. Ieri il discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, al mattino, quando in Israele è ancora pomeriggio, vicino alla pausa dello Shabbat e lontano dal prime time dei telegiornali. Sembra una visita in minore quella di Benjamin Netanyahu, che in passato scherzava di poter diventare presidente degli Stati Uniti, «se solo leggi me lo consentissero».
Almeno è riuscito a ottenere l’i ncontro con il presidente vero, Joe Biden, una faccia a faccia che aspettava da nove mesi, l’invito era previsto dal cerimoniale dopo la rielezione del primo ministro nel dicembre scorso. Quasi un anno.
Una lunga attesa imposta dal leader americano per dimostrare quanto «la riforma» della giustizia portata avanti dalla coalizione di estrema destra preoccupi gli Stati Uniti, quanto le simpatie dell’amico Joe vadano agli israeliani che da gennaio protestano senza fermarsi contro il piano di modifiche istituzionali considerato un golpe, una svolta antidemocratica.