4Foto© ilmessaggero.itMichael Bublé emoziona in Vaticano al Concerto con i Poveri con Papa Leone XIV
Michael Bublè ha portato una allegra ventata di swing in Vaticano: al concerto dedicato ai poveri ha esordito subito raccontando al pubblico che si trattava della più bella esperienza di tutta la sua carriera e che il protagonista non era tanto lui ma la fede e Dio. L'Aula Paolo VI era stracolma di gente, non c'era un solo posto libero, sono letteralmente andati a ruba, assegnati soprattutto alle persone disagiate che le varie associazioni cattoliche aiutano ogni giorno in diversi luoghi di Roma.
Papa Leone era seduto tra il pubblico, proprio al centro della sala ed è sembrato divertirsi parecchio. In diverse occasioni ha persino accompagnato le canzoni dedicate al Natale canticchiandole. Le telecamere lo hanno ripreso mentre con le labbra seguiva il testo dell'artista canadese. Ieri ricevendo Bublè, durante una udienza, gli aveva fatto la richiesta di poter ascoltare l'Ave Maria di Gounot. Un desiderio che è stato puntualmente esaudito. «E' la seconda volta che la canto, la prima è stata in una sala di incisioni».
Più tardi, a concerto finito, Leone si è alzato e al microfono ha ricordato a tutti che la musica «è come un ponte che congiunge a Dio, è capace di trasmettere sentimenti ed emozioni, fino ai moti più profondi dell'animo umano, in una scalinata ideale che collega cielo e terra». Prima di congedarsi ha chiesto a tutti di fare in modo che il Natale possa essere un tempo utile per non essere ripiegati da interessi materiali o egoistici. «Fate in modo di ascoltare gli altri e il canto d'amore di Dio».