Maltempo, trovato il corpo del disperso a Cantù
Una bomba d'acqua in Veneto come non accadeva da 300 anni impone la presa d'atto che il clima sta cambiando "e i modelli matematici e gli algoritmi per gestire l'idraulica devono essere adeguati costantemente". Ne è convinto il presidente del Veneto Luca Zaia che torna a ribadire che l'Italia dovrebbe adottare un piano Marshall a tutela del dissesto idrogeologico: "è inutile andare avanti a pagare danni, meglio andare avanti pagando opere".
Lavori essenziali, come i bacini di laminazione che hanno salvato Vicenza dall'allagamento, e interventi immediati per tamponare le esondazioni nelle campagne, come quello di stanotte per 'riparare' l'argine ceduto del Muson dei Sassi.
"Il peggio è passato" dice Zaia, ricordando che non ci sono feriti e che le persone fatte evacuare sono tornate in gran parte a casa, ma i 42 millimetri di pioggia caduti ad Asolo in sola mezz'ora o gli 80 precipitati a Castelfranco sono, per il governatore, un segnale d'allarme che non deve essere trascurato.