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Leao, Di Canio e il diritto di critica4Foto© adnkronos.com

Leao, Di Canio e il diritto di critica

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È il caso di farne un caso. Subito, la sera stessa: tutti notano che Leao&Theo, detti così sembrano una coppia di cartoon, non partecipano al cooling break (detto così sembra un film di Alvaro Vitali), cioè la pausa quando fa troppo caldo. Potrebbe essere letto come un plateale gesto di ripicca contro l’allenatore Fonseca che all’inizio li aveva messi in panchina, e difatti così tutti lo leggono.

Uno dei primi è Paolo Di Canio in versione commentatore Sky. Non proprio parole enigmatiche, le sue: «Il mister, i compagni di squadra declassati da quell’atteggiamento, ai miei tempi li avrebbero attaccati al muro e presi a cazzottoni. Stiamo parlando di Theo e Leao, uno fa spesso il capitano pure, ma che state facendo?

Se una cosa del genere succede al dopolavoro… anche coi miei amici che stiamo cazzeggiando e stiamo lì a giocare, se uno si mette lì con la pancia in disparte io gli dico: ao’ che stai facendo, ma vieni qua tra di noi. Non voglio fare populismo, ma questa cosa è una vergogna».