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La Nato contro i droni sul confine orientale2Foto© ilfattoquotidiano.it

La Nato contro i droni sul confine orientale

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Cieli fragili sul fronte orientale della Nato. Quando nei giorni scorsi i droni militari russi hanno violato lo spazio aereo polacco, la reazione di Varsavia e dei partner dell'Alleanza Atlantica è stata immediata. Ma l'incidente ha mostrato anche quanto fragile sia la protezione dei cieli alle frontiere dell'Europa orientale.

Anche se gli aerei da combattimento sono riusciti ad abbattere alcuni dei velivoli senza pilota, il confine esterno si è rivelato facilmente superabile: i droni, alcuni dei quali carichi di esplosivo, hanno oltrepassato le linee difensive confermando la vulnerabilità di un fronte che si estende per 1.200 chilometri e che separa la Polonia da Kaliningrad, Bielorussia e Ucraina.

Nonostante gli investimenti militari degli ultimi anni, la Nato resta infatti impreparata di fronte a minacce semplici e poco costose. In Germania, il generale Alfons Mais, ispettore dell'esercito, ha definito l'assenza di una difesa efficace dai droni la più grande debolezza della Bundeswehr. Una lacuna che non riguarda solo Berlino, ma l'intera Nato.