La famiglia di una delle bambine violentate a Caivano chiede aiuto: vuole andare via dal Parco Verde
«Aiutateci ad andare via dal Parco Verde, a cambiare città per dare un futuro ai nostri figli, per strapparli dalle grinfie della pedofilia, della prostituzione e della criminalità»: a lanciare un appello allo Stato, oggi, in occasione del Consiglio dei ministri, sono i genitori di una delle due cuginette che, secondo quanto emerge dalle denunce presentate ai carabinieri nei mesi scorsi, sono state ripetutamente vittime di abusi sessuali da parte di giovani e giovanissimi che come loro abitano a Caivano.
Un grido di allarme lanciato attraverso il loro legale, l'avvocato Angelo Pisani: «Le istituzioni preposte potrebbero adottare la stessa norma che tutela i pentiti di mafia, ai quali viene data l'opportunità di farsi una nuova vita con un nuovo nome, un nuovo lavoro e una nuova casa».
Il tribunale civile dei Minorenni di Napoli ha disposto l'allontanamento delle bambine dai luoghi dove sarebbero avvenute le violenze: adesso si trovano in una casa famiglia dove possono vedere i familiari in un ambiente protetto e sotto il controllo di uno psicologo. «A distanza di dieci anni dal caso di Fortuna Loffredo - sottolinea Pisani - nulla è cambiato nel Parco Verde.