In Congo donne stuprate e bruciate vive, salta cessate il fuoco
Il cessate il fuoco unilaterale annunciato dai ribelli dell’M23 per motivi umanitari è durato meno di 24 ore. All’alba le milizie sostenute dal Ruanda hanno ripreso gli attacchi nell’est della Repubblica Democratica del Congo, commettendo nuovi massacri.
Secondo fonti umanitarie e di sicurezza, le forze dell’M23 hanno lanciato una nuova offensiva nel Sud Kivu, conquistando la città mineraria di Nyabibwe dopo aver attaccato le Forze armate congolesi. Un’escalation brutale che smentisce ogni pretesa di tregua e conferma i sospetti del governo di Kinshasa, che già ieri parlava di un “trucco” per guadagnare tempo.
Un portavoce infatti aveva dichiarato all’Afp: “Questa è la prova che il cessate il fuoco dichiarato unilateralmente era, come al solito, un trucco”.