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Il secolo di Paul Newman, divo controcorrente4Foto© agi.it

Il secolo di Paul Newman, divo controcorrente

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Cresciuto all'ombra dello star system più rigoroso dettato dagli Studios, a quelle leggi si è piegato solo per il tempo necessario a conquistare la fama. Poi ha fatto di testa sua, incarnando una versione tutta sua del ribelle, categoria a cui appartenevano, ciascuno a modo suo, i grandi rivali Marlon Brando, James Dean, Steve McQueen.

Col primo ha diviso il successo in un'eterna contrapposizione; col secondo ha fatto i primi passi ai provini per "La valle dell'Eden" (ma lui fu scartato); col terzo c'era una sola passione in comune - le auto da corsa - e invece una spietata competizione da parte di McQueen che arrivò a farsi allungare le battute ne "L'inferno di cristallo" pur di stare alla pari.

Newman sarebbe stato un soggetto prediletto per il dottor Freud, ma potrebbe dirci che la vita consente di superare molti dei propri traumi. Suo padre era ebreo, metà ungherese e metà tedesco, sua madre un'immigrata slovacca.