
Gli Usa non avrebbero firmato la condanna del G7 su Sumy
Gli Stati Uniti si sono rifiutati di sostenere una bozza di dichiarazione del G7 che avrebbe dovuto contenere una condanna dell'attacco di domenica a Sumy, in Ucraina, costato la vita a 35 persone. E' quanto apprende l'Adnkronos da fonti diplomatiche, secondo cui Washington lo avrebbe fatto per "mantenere aperto uno spazio negoziale" con Mosca, nell'ambito dei colloqui in corso per mettere fine alla guerra in Ucraina.
Cade intanto la testa del governatore della regione di Sumy. Volodymyr Artiukh aveva autorizzato una premiazione a membri delle forze armate domenica, giorno in cui la Russia ha lanciato due missili balistici nel centro della città, provocando morte e devastazione.
In un video su Facebook Artem Semenikhin, sindaco di Konotop, città della regione, accusa l'ex governatore di aver "aiutato la Russia a giustificare il suo attacco terroristico, un attacco genocida contro di noi, ucraini. Come li ha aiutati? Ha organizzato, qui, la consegna di attestati e medaglie ai nostri ragazzi, agli eroi. A una delle brigate, la 117ª Brigata.