
Gli europei con Zelensky, 'piano di pace come a Gaza'
"Ora l'Ucraina ha bisogno di un piano di pace". Le parole giunte da Berlino poche ore dopo l'incontro "teso" tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump segnano la risposta dell'Europa: un fronte che si ricompatta, rilanciando l'idea di un orizzonte politico accanto agli aiuti militari. A dettare la linea sono stati il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico Keir Starmer, spintosi a evocare un programma "sulla falsariga" del piano in venti punti firmato dal presidente americano per Gaza.
Una prospettiva che ha animato anche la prima telefonata tra Zelensky e i principali leader europei - tra cui la premier Giorgia Meloni, il segretario generale della Nato Mark Rutte e i vertici Ue, Ursula von der Leyen e Antonio Costa - dopo il faccia a faccia di Washington, nel tentativo di scongiurare il rischio di una pace imposta dall'alto.
I partner europei "hanno accolto con favore la cooperazione transatlantica", ha sottolineato Merz anche a nome degli alleati, glissando sulle cronache dell'incontro di due ore e mezza tra Zelensky e Trump, durante il quale - nelle ricostruzioni di Axios - l'inquilino della Casa Bianca avrebbe espresso con tono "duro" un netto rifiuto alla fornitura dei Tomahawk a Kiev. "Penso che abbiamo finito.