Giudici, 'Bellini portò la bomba' per la strage di Bologna
Sono state pubblicate le motivazioni con cui la Corte d'Assise d'Appello di Bologna, lo scorso luglio, ha confermato la condanna all'ergastolo per Paolo Bellini, ex membro di Avanguardia Nazionale, ritenuto uno degli esecutori materiali della strage del 2 agosto 1980 alla stazione Centrale di Bologna, in cui persero la vita 85 persone e oltre 200 rimasero ferite.
I giudici affermano con certezza che l'ex terrorista nero fece parte del commando responsabile dell'attentato. Secondo quanto riportato, la sua presenza al momento dell'attacco aveva lo scopo di trasportare, consegnare o collocare parte dell'esplosivo, oppure di fornire un supporto diretto all'operazione, agendo con piena consapevolezza dell’azione in corso.
In un altro passaggio delle oltre 420 pagine di motivazioni, la Corte, presieduta da Alberto Pederiali con il consigliere Domenico Stigliano, ribadisce che Bellini sapeva esattamente che il suo contributo – sia che consistesse nel trasporto o nella consegna dell'esplosivo, sia come supporto logistico – fu determinante e imprescindibile per la riuscita dell'attentato. Questa consapevolezza rende irrilevante il fatto che gli altri esecutori fossero a conoscenza o meno del suo ruolo.