Frecce Tricolori, il tormento del pilota Oscar Del Dò: «Penso solo alla piccola Laura»

Il pilota delle Frecce Tricolori Oscar Del Dò «moralmente provato» dall’incidente di Caselle. I tecnici spiegano che per lui era impossibile tentare l’atterraggio. Sui social, però, c’è chi lo insulta

«Sono profondamente addolorato per quello che è successo, penso solo alla piccola Laura». Il maggiore Oscar Del Dò, il «Pony 4» che vola tutto a sinistra nella formazione delle Frecce, ieri ha affidato queste parole ai suoi amici più cari, tutti piloti dell’Aeronautica come lui. Chi lo ha incontrato in mattinata, come il generale Luigi Del Bene, alla guida del Cfo (comando delle forze da combattimento) di Milano, lo descrive «in buono stato fisico ma moralmente provato per la fatalità accaduta».

La vita di Del Dò è stata stravolta sabato, durante un volo di circa 20 secondi in cui — dicono i colleghi nel gergo aeronautico — ha mostrato di essere «uno con il manico», uno con i riflessi pronti per ogni imprevisto. Quello accaduto alle 16 e 20 di sabato è riconducibile a un «birdstrike», l’impatto con gli uccelli, l’incubo di ogni pilota, soprattutto se al decollo o in atterraggio.