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No Tav, sequestrati presidi in Val di Susa2Foto© lapresse.it

No Tav, sequestrati presidi in Val di Susa

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Tensione alle 20 a Venaus, in Valsusa, dove alcune decine di attivisti No Tav, tra loro i militanti del centro sociale Askatasuna, hanno provato a oltrepassare i blocchi delle forze dell’ordine per cercare di raggiungere il presidio di San Didero che in mattinata era stato messo sotto sequestro dalla Digos su mandato della procura di Torino insieme a quello dei Mulini in Val Clarea perché ritenuti dal gip punti di ritrovo da cui lanciare attacchi alle aree di cantiere della Torino-Lione.

Ieri sera a Venaus i No Tav, nel tentativo di sfondare il cordone di polizia, si sono contrapposti agli agenti del reparto mobile che li hanno spinti via con gli scudi, poi gli attivisti si sono allontanati. Altri manifestanti si sono radunati nel piazzale di San Didero, hanno tolto i sigilli e rimosso le recinzioni dal presidio sotto sequestro.

È stata la risposta organizzata da Askatasuna che già nel pomeriggio di ieri aveva chiamato a raccolta i militanti per le 17 a Venaus dopo i sigilli apposti ai due presidi, a seguito delle perquisizioni eseguite dalla Digos di Torino diretta da Carlo Ambra l’estate scorsa, nel corso delle quali erano stati trovati fuochi d’artificio, scudi, funi e rampini utili a tentare di sradicare le recinzioni del cantiere.