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Hong Kong, al via il processo contro l'attivista Jimmy Lai6Foto© lapresse.it

Hong Kong, al via il processo contro l'attivista Jimmy Lai

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Si è dichiarato non colpevole dei reati di «collusione con potenze straniere e pubblicazione di materiale sedizioso» Jimmy Lai, l’editore democratico di Hong Kong sotto processo per aver violato la Legge di sicurezza nazionale cinese imposta al territorio nel 2020. Lai, 76 anni, è apparso molto dimagrito, provato da tre anni di carcere che gli consentono solo 50 minuti di «aria» al giorno, ma sempre con il portamento eretto mentre entrava in aula.

Dal recinto degli imputati questa mattina ha salutato con la mano un centinaio di amici e sostenitori ammessi nella galleria del pubblico, sorridendo alla moglie Teresa e ai figli Augustin e Claire, seduti accanto al cardinale cattolico Joseph Zen, un’altra famosa figura del fronte di opposizione. Il governo di Hong Kong ha mobilitato mille agenti in uniforme e in borghese che da ieri presidiano ventiquattro ore su ventiquattro la zona del tribunale di West Kowloon, per scoraggiare manifestazioni.

«Già essere qui è una forma di resistenza», ha detto un uomo del pubblico ai cronisti della stampa estera. Questo processo, dopo la chiusura di Apple Daily, il giornale di opposizione di Jimmy Lai, è anche lo scontro finale tra quel che resta della libertà di parola e di stampa a Hong Kong e la nuova linea repressiva imposta da Pechino con la Legge di sicurezza nazionale.