15enne annega nel Lago Maggiore dopo un tuffo con gli amici

Doveva essere una semplice nuotata, insieme a un amico della comitiva da punta Vevera, nel cuore di Arona, alle barche ormeggiate qualche decina di metri più in là. Ma Lorenzo non ce l’ha fatta ad arrivare: nel mezzo della nuotata è stato risucchiato giù da un mulinello. Lui è riuscito a gridare aiuto, ma a un tratto si è dovuto arrendere.

La stessa sorte stava per toccare al suo amico, che però è riuscito a resistere e si è messo in salvo. Lorenzo Blasi, quindici anni, è morto così, sotto gli occhi di decine di turisti della domenica e dei suoi amici di Cerro Maggiore e San Vittore Olona i quali, domenica pomeriggio, avevano deciso di rinfrescarsi nelle acque del lago maggiore, ad Arona.

Per questo, nelle prime ore del pomeriggio avevano preso il treno da Legnano.

Giunti nella cittadina del Novarese si erano sistemati nel cosiddetto «Pratone» di fronte al lago. Poi, verso le 16, come raccontano gli stessi amici, la decisione di mettersi in costume e di fare il bagno, senza prestare attenzione ai divieti di balneazione scritti in cinque lingue. Perché quei maledetti mulinelli, invisibili dalla riva, negli anni scorsi avevano già causato la morte di altre quattro persone.