Willy: appello bis, chiesto ergastolo per fratelli Bianchi

Roma, 16 gennaio 2025 – Una pena severa ed esemplare, quella chiesta dal Pg della Corte d’appello di Roma per i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, nell’ambito del secondo processo di appello per l’omicidio volontario di Willy Monteiro Duarte. Il 21enne di origini capoverdiane era stato ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, poco lontano da Roma.  “Condannare i fratelli Gabriele e Marco Bianchi all'ergastolo, non riconoscendo per loro le attenuanti generiche”, le esatte parole dell’accusa.

Il processo attualmente in corso non intende rimodulare la responsabilità dell’omicidio, bensì è stato richiesto dalla Cassazione limitatamente al riconoscimento delle attenuanti generiche, per l’appunto contestate dal Gip. Nel primo appello, i fratelli Bianchi erano stati condannati a 24 anni. Oltre a loro, condannati anche Francesco Belleggia – a 23 anni di reclusione – e Mario Pincarelli – a 21 anni – parte del branco che aggredì Monteiro Duarte.

Nel corso della requisitoria, il rappresentante dell’accusa ha ricordato che “la morte di Willy è un evento indecente sia nelle modalità in cui è avvenuta sia per i motivi”. Un pestaggio “brutale”, quello nei confronti del 21enne, “durato cinquanta secondi” in cui i due fratelli Bianchi hanno avuto “un ruolo preponderante con Gabriele, esperto di Mma, che dà il via con un violento calcio al petto di Monteiro seguito subito da Marco Bianchi”. I fratelli, secondo l'accusa, non hanno avuto alcun tipo di “revisione critica” di quanto compiuto.