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Usa, secondo caso umano di influenza aviaria6Foto© adnkronos.com

Usa, secondo caso umano di influenza aviaria

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“Alti livelli di virus A (H5N1) sono stati riscontrati nel latte non pastorizzato di mucche infette da H5N1 – ha precisato l’organismo di controllo statunitense – . Sebbene non sia esattamente noto come sia avvenuta l’infezione, potrebbe essere dovuta alla contaminazione degli occhi, potenzialmente attraverso uno spruzzo di fluidi contaminati o dal contatto degli occhi con qualcosa di contaminato dal virus A (H5N1), come una mano”.

Come nel caso del Texas, la persona che ha contratto l’infezione in Michigan ha riportato sintomi oculari lievi, riconducibili a quelli di una congiuntivite – principalmente rossore agli occhi, bruciore e aumento della lacrimazione – e, secondo quanto riportato dal Michigan Health and Human Services, l’uomo si è ripreso.

L’analisi dei due tamponi prelevati, uno nasale e l’altro oculare, ha dato esito positivo solo a livello oculare, confermano l’infezione agli occhi. Nessun caso di trasmissione da uomo a uomo è stato segnalato né c’è stato “alcun segno di attività influenzale sospetta” nelle persone venute contatto con il lavoratore.