Udinese-Atalanta 0-0, la Dea porta a casa un punto

Le prime avvisaglie si erano registrate già nella vitoria sofferta con l'Empoli. Quello di fine dicembre è stato l'ultimo acuto della Dea - l'11esimo successo di fila - prima di una frenata che la sta allontanando progressivamente dalla testa della classifica. L'Atalanta è in affanno ed il Napoli può approfittarne. Ieri non solo non è riuscita a fare bottino pieno ad Udine ma ha seriamente rischiato di uscire con le ossa rotte dal vecchio Friuli.

Il Gasp è stato salvato dai legni, dal solito Carnesecchi e da tanta imprecisione degli avanti bianconeri. Un mix di combinazioni che ha evitato la sconfitta. Ma il dato resta. La formazione nerazzurra paga certamente qualche infortunio di troppo (Retegui è ancora fermo ai box come Djimsiti e Cuadrado con Scamacca dovrebbe rientrare a breve dopo avere saltatato metà stagione) e probabilmente anche il fatto di avere spinto e tanto il piede sull'acceleratore. Non è un caso che dopo il record di 11 vittorie consecutive la Dea si sia vista un po' costretta a rifiatare.

Ecco che è arrivato il pareggio all'Olimpico con la Lazio che ha interrotto la serie positiva, poi la sconfitta pesante in Supercoppa ad opera dell'Inter ed il nuovo pareggio di ieri in campionato ad Udine. Non è finita. La truppa del Gasp è chiamata ad un tour de force che probabilmente è anche l'esame di appello per la maturità della Dea che avrà tre gare casalinghe di fila e tutte con un coefficiente di difficoltà che definiamo elevato giusto per non usare il superlativo.