
Tredicesima detassata, per chi aumenta e come cambia la busta paga
L’idea di alleggerire la tassazione sulla tredicesima mensilità torna a farsi strada nei corridoi della politica economica italiana. Il tema è uno dei più caldi in vista della prossima Legge di bilancio, con l’obiettivo dichiarato di mettere più soldi in tasca ai lavoratori e rilanciare i consumi in una fase in cui il potere d’acquisto resta sotto pressione. Dopo anni di interventi frammentati e misure tampone, il governo valuta ora un’azione diretta sul reddito disponibile, partendo proprio da quella gratifica natalizia che per molti italiani si traduce in un sollievo solo apparente.
A promuovere con forza la proposta è Forza Italia, che vede nella detassazione della tredicesima una misura di equità fiscale e un gesto simbolico verso il ceto medio. Il vicepremier Antonio Tajani l’ha definita più volte una “priorità sociale”, capace di restituire valore al lavoro e di stimolare la domanda interna in un momento di crescita moderata.
La questione nasce da una disparità strutturale: la tredicesima, pur essendo calcolata sulla stessa base imponibile dello stipendio, è oggi più tassata. Sulla gratifica natalizia non si applicano le detrazioni da lavoro dipendente e l’Irpef incide per intero, sommata ai contributi previdenziali medi del 9,19%.