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++ Sterminò la famiglia a Paderno, rinuncia a ricorso appello ++3Foto© www.tgcom24.mediaset.it

++ Sterminò la famiglia a Paderno, rinuncia a ricorso appello ++

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Non farà ricorso in appello Riccardo Chiarioni, il 19enne che nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre del 2024 uccise i genitori e il fratelli con 108 coltellate in una villetta a Paderno Dugnano, nel Milanese.

In primo grado il giovane, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni, era stato condannato dal Tribunale per i minorenni di Milano a 20 anni di reclusione, ovvero la pena massima prevista per il triplice omicidio nel processo con rito abbreviato.

"Come avvocato, tenendo conto delle motivazioni della sentenza, dal punto di vista giuridico la difesa avrebbe proposto appello, perché errata sia per il mancato riconoscimento della semi incapacità, sia per la pena eccessiva in quanto erano state riconosciute le attenuanti generiche con criterio di prevalenza sulle aggravanti", spiega all'Ansa l'avvocato Amedeo Rizza, legale del ragazzo.