Speranza, ancora incessanti minacce di morte dai no vax
Il peso della lotta in prima linea al Covid e le minacce dei No Vax che a distanza di quattro anni dall’inizio dell’emergenza pandemica lo costringono ancora a vivere sotto scorta. Roberto Speranza spiega così la decisione di declinare l’invito a una candidatura per la presidenza della Regione Basilicata, uno dei tasselli più complicati per il centrosinistra che si è ritrovato a bruciare nomi su nomi in un lungo balletto finito con la candidatura di Piero Marrese.
Speranza spiega di aver detto no “già molti mesi fa” e sottolinea: “A chi parla di ‘generosità’ vorrei ricordare che il prezzo che io e i miei affetti più cari abbiamo pagato per l’impegno degli anni del Covid è stato altissimo e purtroppo non si è ancora esaurito.
Mi pesa essere costretto a parlarne pubblicamente, non sarebbe nella mia natura farlo, ma credo che oggi sia necessario per comprendere la situazione”. E quindi entra nel merito: “Continuano incessanti le minacce di morte e gli insulti quotidiani da schegge della galassia no vax.