
Si è tolto la vita Florian Willet il “papà” della capsula del suicidio Sarco
Il suicidio è qualcosa di drammatico, intimo, personale. Un percorso mentale personale impossibile da giudicare dall'esterno. Un qualcosa che agita e smuove le coscienze. Una scelta estrema, che nella maggior parte dei casi non fa e non dovrebbe fare notizia.
Ma se a scegliere di farla finita è colui che aveva creato un'associazione che favoriva e promuoveva il suicidio assistito, beh, la notizia diventa tale e il caso non può che ingigantirsi, mischiando una scelta profondamente intima con un dibattito etico che non può non avere risvolti pubblici.
Soprattutto perché Florian Willet, che si è tolto la vita a 47 anni, non solo era un promotore della libera scelta per il fine vita ma aveva messo in commercio e fatto utilizzare in Svizzera la cosiddetta capsula per i suicidi.