
++ Riesame su urbanistica, nessuna prova del patto corruttivo ++
Sono state rese note oggi, martedì 16 settembre, le motivazioni che hanno portato il tribunale del Riesame di Milano ad annullare nella sentenza dello scorso 12 agosto i domiciliari per l'architetto ed ex componente della Commissione per il paesaggio del Comune di Milano, Alessandro Scandurra, convolto nell'inchiesta sull'urbanistica.
"Non si comprende sulla scorta di quali evidenze il gip abbia ritenuto che gli incarichi di progettazione siano stati affidati a Scandurra in ragione della sua funzione pubblica e non dell'attività di libero professionista" si legge. "A diverse conclusioni potrebbe giungersi laddove fosse stato dimostrato il patto corruttivo, ma come detto, ciò non è avvenuto".
"Ne emerge, in definitiva, un quadro fattuale confuso che non permette di apprezzare se Scandurra avesse concretamente polarizzato attorno a sé una cerchia di imprenditori risoluti a pagarlo per ottenere l'aggiudicazione di pareri favorevoli della Commissione per il Paesaggio". Per il Riesame "la semplificazione argomentativa è svilente".