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Profilattici distruibuiti ai detenuti, a Pavia scoppia il caso sulla sessualità in carcere4Foto© www.tgcom24.mediaset.it

Profilattici distruibuiti ai detenuti, a Pavia scoppia il caso sulla sessualità in carcere

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Il carcere di Pavia finisce al centro delle polemiche a seguito di un provvedimento (inedito nella storia) firmato dalla direttrice Stefania Musso: la distribuzione di 720 preservativi ai detenuti come misura a carattere "terapeutico". Il Dap ha infatti deciso di bocciare questa scelta in quanto "risulterebbe essere stata adottata senza alcuna preventiva interlocuzione con gli uffici", spiega il Dipartimento amministrazione penitenziaria sottolineando i rischi "che attengono direttamente all'ordine e alla sicurezza delle carceri".

Il provvedimento, per come formulato, non appare "idoneo a strutturare in modo adeguato la gestione complessiva dell'iniziativa sotto il versante sanitario, della prevenzione e della sicurezza", aggiunge il Dap. Per il Dipartimento resterebbero infatti inevase valutazioni essenziali: "Dalle modalità di controllo, alla prevenzione di condotte violente tra i detenuti, fino ai possibili usi distorti dei profilattici, che potrebbero essere impiegati per occultare sostanze stupefacenti, anche tramite ingestione, eludendo così i normali controlli".

Il Dap vuole altresì evidenziare che l'assenza di una interlocuzione preliminare "non ha consentito alla direzione di contemperare le esigenze di prevenzione sanitaria con quelle, imprescindibili, di ordine e sicurezza, secondo le migliori prassi già in essere". Nell'ordine di servizio che dispone la distribuzione dei condom si precisa infine che la gestione è in capo al dirigente sanitario che avrebbe dovuto definire le modalità operative e occuparsi della distribuzione ai detenuti, con l'obbligo di registrare ogni consegna.