
Processo a Bolsonaro, 'in Brasile 'tentato golpe per istituire la dittatura'
"Il Paese e la sua Corte suprema si rammaricano di come, ancora una volta nella storia repubblicana brasiliana, sia stato tentato un colpo di Stato, attaccando le istituzioni e la democrazia, con l'intento di instaurare una dittatura". Lo ha dichiarato il giudice della Corte suprema del Brasile Alexandre de Moraes leggendo la sua relazione finale al processo contro l'ex presidente Jair Bolsonaro, che rischia oltre 40 anni di carcere per aver cospirato - secondo l'accusa - al fine di impedire l'insediamento del suo successore Luiz Inácio Lula da Silva, vincitore delle elezioni del 2022.
"Le istituzioni hanno dimostrato la loro forza e resilienza", ha aggiunto de Moraes. L'alto magistrato ha precisato che "la pacificazione del Paese dipende dal rispetto della Costituzione, dall'applicazione delle leggi e dal rafforzamento delle istituzioni, non potendo confondersi con l'impunità" che finirebbe per "incentivare nuovi colpi di Stato".
Il presidente della Corte suprema del Brasile (Stf) Luís Roberto Barroso ha definito l'avvio del processo contro Bolsonaro una "necessità istituzionale per mettere un punto finale alla storia di colpi di stato e tentativi di rottura della legalità" nel Paese.