Pompei, uno studio conferma la versione di Plinio: ecco la data dell’eruzione
Nell’area mediterranea - “hot spot” nello studio dei cambiamenti climatici attuali - clima e pratiche agricole cambiavano già in antico, sia da regione a regione, sia nel corso del tempo. È quanto viene suggerito in un articolo che è stato pubblicato sull’E-Journal degli Scavi di Pompei.
Lo studio è dedicato alla data dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che distrusse Pompei ed Ercolano, e che Plinio il Giovane ricorda per il 24 agosto, ma che da tempo è stata messa in dubbio a favore di una data più in là nell’anno.
Gli autori della ricerca ora pubblicata, che presenta i risultati di un progetto di archeologia sperimentale sulla durabilità di iscrizioni a carboncino nonché un aggiornamento sullo studio delle fonti letterarie e archeobotaniche, concludono invece che al momento non ci sono sufficienti elementi per scartare la data del 24 agosto, presente già nei più antichi manoscritti.