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Piero Fassino paga il profumo rubato 500 euro, archiviazione del caso per «condotta riparatoria»3Foto© roma.repubblica.it

Piero Fassino paga il profumo rubato 500 euro, archiviazione del caso per «condotta riparatoria»

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L'ex ministro Piero Fassino ha pagato 500 euro chiudendo così il caso del profumo rubato al duty free di Fiumicino, archiviando l'intera vicenda con la «condotta riparatoria» e vista la «tenuità del fatto» commessa dall'onorevole del Pd. Il presunto furto, più volte smentito dallo stesso Fassino (che si era difeso dicendo che era finito per sbaglio nella sua giacca, avendo lui in una mano il trolley e nell'altra il cellulare), sarebbe avvenuto il 15 aprile 2024 nello scalo romano dell'aeroporto Leonardo da Vinci.

La versione fornita da Fassino in realtà è stata smentita dalle indagini, che hanno approfittato delle telecamere di videosorveglianza per ricostruire quei momenti. A questo si aggiunge che già le testimonianze dei dipendenti del duty free proponevano una versione opposta. E anzi, facevano ricondurre a Fassino altri due presunti tentativi di furto di un profumo, in momenti diversi.

Una volta esploso il caso, l'ex ministro si era detto fin da subito pronto a pagare per evitare il processo penale. E infatti il procedimento si è chiuso: il gip di Civitavecchia ha accettato l’istanza della difesa di Fassino, evitando al parlamentare il processo, col versamento di 500 euro.