2Foto© agi.itPer l'Oxford Dictionary 'rage bait' è la parola dell'anno
“In una perfetta sintesi del caos del 2025, rage bait è stata incoronata Parola dell’Anno“. Con questo annuncio, l’Oxford University Press ha certificato un fenomeno che ha trasformato l’ecosistema digitale: la diffusione di contenuti creati non per informare, ma per provocare rabbia, frustrazione o indignazione, con l’unico scopo di gonfiare traffico e interazione.
Il sostantivo “rage bait”, che in italiano si traduce letteralmente con “esca della rabbia” definisce una forma di manipolazione più aggressiva del semplice clickbait: non punta più solo sulla curiosità, ma usa le emozioni negative come carburante. I dati confermano l’allarme: l’uso del termine è triplicato negli ultimi dodici mesi.
Casper Grathwohl, presidente di Oxford Languages, ha spiegato così questo fenomeno: “Internet puntava a catturare l’attenzione; ora mira a influenzare le nostre emozioni“. E ha aggiunto che l’indignazione è il meccanismo perfetto per gli algoritmi: “L’indignazione genera engagement, gli algoritmi la amplificano e l’esposizione costante ci lascia esausti“.