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Pd: Guerini, Gori? Nessuno deve uscire, no a deriva minoritaria3Foto© repubblica.it

Pd: Guerini, Gori? Nessuno deve uscire, no a deriva minoritaria

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Il congresso del Pd è alle battute iniziali, ma si torna a discutere del rischio scissione. Oggi è intervenuto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, vicino al candidato segretario Stefano Bonaccini. "Se vince Schlein potrei lasciare il Pd", ha dichiarato Gori in un'intervista all'Huffington Post. "Ma quale eccesso di liberismo - sottolinea il primo cittadino di Bergamo - serve il mercato ben temperato di Prodi e un nuovo laburismo". Secondo Gori "con Elly vince Renzi perché ci sarebbe la 'deriva francese' del Pd".

Gori conferma che sosterrà al congresso Bonaccini, sostenuto dalla corrente Base Riformista dell'ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini e di Luca Lotti, e dall'area che fa riferimento a Matteo Orfini, che a breve ufficializzerà l'appoggio. Secondo Gori, il governatore dell'Emilia Romagna, l'unico che ha già formalizzato la candidatura alla segreteria dem, "ha una visione popolare, non elitaria, che salda libertà e giustizia sociale. È una visione concreta, pragmatica, tipica di un amministratore, nella quale un sindaco si riconosce naturalmente".

Schlein dovrebbe lanciare la sua corsa domenica, al Monk di Roma. Gori è preoccupato: "Intorno ad Elly, non certo per sua volontà, credo ci siano movimenti per nulla disinteressati. Faccio mia la domanda che qualche giornale attribuisce a Franceschini: 'Secondo lei, chi vuole che tutto resti com’è, vota Bonaccini o Schlein?'".