
Ops Unicredit-Bpm, Consob studia la proroga
L’Ops Unicredit-Bpm resta nelle secche, mentre la Consob studia se può o meno congelare di nuovo l’offerta. In audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo al Senato a chiarirlo è il presidente dell’Authority di Borsa, Paolo Savona.
"Stiamo studiando – replica a domanda specifica dei senatori – se abbiamo i poteri di fronte ad una situazione che non è ancora chiarita, se abbiamo ancora poteri di poter concedere altro: la prima risposta che abbiamo – sottolinea Savona – è che non è così, ma se dall’analisi giuridica emerge che questi poteri li abbiamo, allora eserciteremo questi poteri".
Se il come resta incerto, lo è anche il quando mentre l’operazione, in ballo da più di otto mesi, vede avvicinarsi la scadenza senza che decolli con le adesioni che sfiorano lo 0,16%. Tra ricorsi al Tar, Golden Power e distanze tra l’Ue e l’Italia sull’esercizio dei poteri speciali, il termine dell’ops del 23 luglio, è l’unica certezza. A meno di nuove proroghe che potrebbero offrire lo spazio ad un nuovo Dpcm da parte del governo, auspicato da Unicredit. Ma non prima della prima decade di agosto e che recepisca i rilievi di Bruxelles e le considerazioni del tribunale amministrativo.