
Oggi la nuova udienza del processo di appello ad Alessia Pifferi: che cosa succederà in aula
Nuova perizia psichiatrica per Alessia Pifferi assente oggi in aula perché sarebbe stata aggredita da un'altra detenuta del carcere di Vigevano (Pavia). Un attacco che sarebbe costato qualche punto di sutura sul volto della 38enne condannata in primo grado all'ergastolo per la morte della figlia Diana, abbandonata per sei giorni e lasciata morire di stenti a soli 18 mesi nell'estate 2022.
E gli attacchi non mancano neanche in aula.
L'avvocato di parte civile, il legale Emanuele De Mitri, che tutela gli interessi della sorella e della mamma dell'imputata, rende noto di aver ricevuto lo scorso 15 febbraio l'avviso di deposito da parte del pm Francesco De Tommasi - rappresentante della pubblica accusa nel processo di primo grado - degli atti del cosiddetto fascicolo 'Pifferi bis' ossia un'inchiesta che riguarda l'attività di alcune psicologhe (indagate) che in carcere avrebbero somministrato e 'pilotato' un test cognitivo e avrebbero suggerito all'imputata di raccontare di presunti abusi per usufruire di eventuali benefici nel processo.
Documenti che ampliano il fascicolo del processo e che l'avvocato aveva chiesto di acquisire, ma che i giudici hanno respinto (ordinando la restituzione degli atti) definendo la richiesta "irrituale, non decisiva e irrilevante" e ritenendo che quegli atti siano ininfluenti e che gli esiti del test Wais (artefatto secondo la procura) "non hanno mai condizionato la perizia di primo grado e non potranno farlo nel caso della perizia collegiale".