Nuove scoperte a San Casciano, dal fango oro e serpenti
Due scintillanti corone, gioielli, casse di rilucenti monete. Insieme a nuove, straordinarie, statue di bronzo restituite dal fango, è l'oro l'ultima sorpresa di San Casciano dei Bagni.
Un tesoro di oggetti e di iscrizioni che si accompagna ancora una volta a storie e intriganti misteri: perché nel fondo della vasca del Bagno Grande, che fu etrusca e poi romana, gli archeologi che oggi insieme al ministro della Cultura Giuli e al capo del dipartimento archeologia Luigi La Rocca presentano alla stampa gli ultimi ritrovamenti, si sono trovati di fronte quest'anno a un mare di serpi forgiate nel bronzo tra le quali spicca, maestoso e monumentale, un esemplare lungo quasi un metro, proprio come le splendide statue che già hanno fatto conoscere nel mondo il sito toscano.
"Una sorpresa infinita", sorride Jacopo Tabolli, il professore dell'Università per Stranieri di Siena, che insieme a Emanuele Mariotti, direttore dello scavo e Ada Salvi, responsabile per la soprintendenza, guida dal 2019 l'avventura di questa ricerca.