Neonati morti in ospedale a Bolzano, batterio nei dispenser del sapone per pulire i biberon

Proseguono le indagini dei Nas sull’origine del batterio che ha causato la morte di due neonati prematuri, avvenuta la scorsa settimana nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Bolzano. La presenza del microrganismo è stata riscontrata nei beccucci e nei dispenser del sapone utilizzato per pulire tettarelle e biberon. Per chiarire con certezza le cause, sarà necessario attendere l’esito completo delle analisi.

Gli investigatori stanno considerando diverse ipotesi: il batterio Serratia marcescens potrebbe essere stato introdotto dall’esterno da una persona già contaminata, oppure i dispenser stessi potrebbero essere risultati già sporchi. Non si esclude nemmeno che il batterio fosse presente nel detersivo prima dell’apertura, o che si sia sviluppato a seguito di un utilizzo non corretto del prodotto, come una conservazione impropria o l’aggiunta di acqua contaminata. Le analisi dei Nas nei prossimi giorni dovrebbero fornire maggiori dettagli.

Il batterio Serratia marcescens è in agguato soprattutto nelle unità di terapia intensiva e può provocare polmoniti, infezioni del tratto urinario, infezioni del sangue e meningiti. Risale al 1961 la prima descrizione di casi letali di infezione nei neonati e da allora la letteratura scientifica ha riportato molti episodi di epidemie causate da questo batterio nei neonati, anche con elevati tassi di mortalità. Ed i nati prematuri, come le vittime del batterio nell'ospedale di Bolzano, sono i più esposti al rischio di infezioni.