
Milan-Como a Perth: perché la Serie A in Australia è un problema
La prossima volta si gioca su Marte, così facciamo contento anche Elon Musk. Milan-Como, in cartellone nel febbraio 2026 a Perth, capitale dell’Australia occidentale, mare di surfisti e di squali, sport più popolare il football australiano, gemellata con Lucca e Vasto, resta un obbrobrio, da qualsiasi parte si voglia rigirare la questione.
L’Uefa ha dato il via libera – insieme a Villarreal-Barcellona a Miami – “in via eccezionale”, grazie anche all’opera di mediazione/persuasione del presidente federale Gabriele Gravina, ma una volta creato un precedente, non sarà facile evitare, in un futuro più o meno prossimo, il bis.
Si potrà pensare alla Groenlandia, danese o a stelle e strisce, chissà, dove il calcio tira e gli interessi per il ricco sottosuolo spiegano la voglia di annessione di Donald Trump. Oppure in un’altra destinazione dove, sempre il calcio e sempre la ricchezza, sono in ascesa: l’Indonesia per esempio.