Media, 'Assad pronto ad accordo, anche per un esilio'
Si stringe la morsa dei ribelli attorno alla capitale siriana e potrebbe essere l’ultimo atto della lunga dittatura di Bashar al-Assad, “sparito” in serata. Introvabile, forse disposto alla resa e all’esilio. Voci non confermate, come sempre nei momenti cruciali, lo danno a Teheran.
I ribelli sarebbero già in alcuni quartieri di Damasco, la tenaglia si chiude da nord e sud e in città ci si prepara alla battaglia, si fa scorta di generi di prima necessità. Secondo osservatori dell’opposizione, miliziani sarebbero attivi nei sobborghi di Maadamiyah, Jaramana e Daraya. Altri starebbero marciando su Harasta, un distretto orientale.
«Damasco vi aspetta», li ha incoraggiati da nord il leader di Hayat Tahrir al-Sham, che significa “Organizzazione per la liberazione del Levante”, Al-Jolani, che era dato per morto in un raid russo e invece è vivo, è in testa alle milizie, dà interviste alla Cnn e guida alla vittoria i suoi combattenti sunniti islamisti ex jihadisti, spalleggiati da ceceni, musulmani cinesi, iracheni, uniti dall’opposizione al regime di Bashar al-Assad.