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Mattarella, uccidere i giornalisti è uccidere le nostre libertà7Foto© adnkronos.com

Mattarella, uccidere i giornalisti è uccidere le nostre libertà

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"Ricordare il sacrificio della vita di Siani porta inevitabilmente alla mente i numerosi giornalisti morti perché colpevoli di testimoniare la verità, di raccontare le violazioni del diritto, le aggressioni, le guerre, lo sterminio senza pietà. L'assassinio dei giornalisti è un assassinio delle nostre libertà, di una parte di noi a cui la comunità non intende rinunciare".

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda Giancarlo Siani “barbaramente ucciso da killer della camorra perché aveva acceso la luce sulle attività criminali dei clan, svelato i loro conflitti interni, le viltà che li caratterizzano".

Siani, cronista del quotidiano il Mattino, fu ucciso dalla camorra il 23 settembre 1983 con dieci colpi alla testa di calibro 7.65, mentre, al volante della sua Citroën Mehari rientra nella sua casa nel quartiere dell’Arenella.