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Maserati scontate agli operai: la sfacciataggine di Stellantis non conosce crisi4Foto© ilmessaggero.it

Maserati scontate agli operai: la sfacciataggine di Stellantis non conosce crisi

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In cassa integrazione, ma con la Maserati. Ha suscitato sconcerto, indignazione e anche l’ironia dei social l’offerta-beffa di Stellantis, che in una mail ai propri dipendenti, compresi alcuni in cassa integrazione, ha illustrato la possibilità di acquistare a condizioni vantaggiose un’auto non certo alla portata di tutte le tasche, il cui prezzo di listino parte da 80mila euro. "Proposta indecente" l’ha subito bollata una parte del mondo politico, già scosso dal caso dei trasferimenti volontari e temporanei di dipendenti Stellantis italiani in Polonia.

"Dobbiamo invertire presto la rotta o ci troveremo davanti a uno squarcio sociale ormai irreparabile" scrive su Facebook la deputata e vicepresidente del M5S Chiara Appendino, che propone "di adottare la regola Olivetti per cui un top manager non possa guadagnare più di 10 volte quanto guadagna un suo dipendente".

Carlo Calenda sostiene che la proposta "rappresenta non solo un insulto ma anche la dimostrazione che è un’azienda allo sbando e che Maserati versa in condizioni pietose" e chiede alla premier Meloni di convocare Elkann e Tavares a Palazzo Chigi. Per Roberto Ravello, vice-capogruppo di Fratelli d’Italia in Piemonte, "preoccupa il pressappochismo dell’azienda in questa fase delicata".